Login
Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026
Notizia

Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026

È davvero arrivato il momento per Lewis Hamilton di ritirarsi con eleganza, o il capitolo Ferrari merita ancora fiducia?

Mentre i tifosi si dividono dopo il disastro di Las Vegas e le parole dure di John Elkann, a gettare acqua sul fuoco ci pensa Ross Brawn, ex architetto dell’era Schumacher in rosso e uomo chiave nel passaggio di Lewis alla Mercedes.

In un’analisi approfondita, Brawn difende Hamilton: per lui il sette volte campione ha ancora tutto per riuscire alla Ferrari, ma il giudizio finale passerà da una data precisa: l’arrivo del nuovo regolamento F1 2026.

Un 2025 da incubo in rosso

Hamilton sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua carriera. Il punto più basso è arrivato a Las Vegas, dove è diventato il primo pilota Ferrari a qualificarsi ultimo per pura prestazione dai tempi di Fisichella nel 2009 ad Abu Dhabi, come abbiamo raccontato in Hamilton, notte da incubo a Las Vegas: prima volta in carriera ultimo in griglia .

Nel nostro pezzo Ferrari, Hamilton e Leclerc dopo il caos di Las Vegas: rimpianti e realtà , il quadro è chiaro: Leclerc resta il riferimento sul giro secco, mentre Hamilton fatica a trovare ritmo, fiducia e continuità con una SF-25 nervosa e spesso imprevedibile.

Il caso Elkann e la risposta di Hamilton

A rendere tutto ancora più teso sono arrivate le parole del presidente Ferrari John Elkann, che ha invitato i suoi piloti a “parlare meno e guidare di più”. Un messaggio che ha fatto il giro del mondo e ha aperto nuove discussioni sul rapporto fra Lewis, la squadra e i vertici di Maranello.

Hamilton però non è rimasto in silenzio. In Hamilton risponde: “Io credo nella mia squadra. Credo in me stesso. Non mi arrendo” , il sette volte iridato ha mandato un messaggio chiaro: sostegno pubblico alla squadra, fiducia in sé stesso e promessa di non mollare, nonostante risultati ben lontani dalle aspettative che avevano accompagnato il suo arrivo in rosso.

Allo stesso tempo, la stagione Ferrari è stata segnata da episodi che hanno fatto discutere anche fuori dalla pista, come la famosa attivazione con Lululemon raccontata in Lewis Hamilton, Lululemon e Ferrari: il vero problema è questo? , con molti tifosi che si sono chiesti se l’immagine di Lewis fosse ormai più forte del progetto sportivo stesso.

Brawn: perché Hamilton non è ancora da “ritiro”

Ross Brawn conosce bene sia la Ferrari che Hamilton. Con Schumacher ha costruito il ciclo d’oro dei primi anni 2000, mentre a fine 2012 è stato proprio lui a spingere per portare Lewis alla Mercedes, aprendo la strada ai sei titoli in sette anni dell’era ibrida.

Per questo il suo giudizio pesa. Brawn definisce Hamilton “un personaggio molto determinato che ha mostrato resilienza in passato” e non vede motivi per cui non possa riuscire anche a Maranello: il punto, secondo lui, non è tanto il 2025, quanto quello che succederà con le nuove regole.

Il messaggio è semplice: non è ancora il momento di parlare di ritiro. La vera linea di confine sarà la stagione 2026.

F1 2026: l’ultima grande occasione Ferrari–Hamilton

Dal 2026 la Formula 1 cambierà volto: telaio e motore verranno rivoluzionati insieme, con il 50% di potenza elettrica, carburanti completamente sostenibili e aerodinamica attiva. Una pagina bianca per tutti, che può diventare l’ultima grande chance sia per la Ferrari che per Hamilton.

Su PlanetF1.it abbiamo già approfondito cosa significa questo scenario per Maranello in F1 2026: Ferrari pronta alla nuova era , con le prime indiscrezioni sulla monoposto “Project 678”, sospensioni pushrod e un motore descritto come “rivoluzionario” dalle voci di paddock.

Brawn è chiaro: se la Ferrari “la azzecca” con il progetto 2026, Hamilton ha ancora tutto per riportare il Cavallino a lottare per titoli mondiali. Se invece la Rossa dovesse fallire di nuovo il bersaglio, allora sì che la domanda sul ritiro elegante tornerebbe sul tavolo, con molta più forza.

Tra ritiro elegante e ultima scommessa

Oggi, il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori è aperto: meglio chiudere adesso, con l’immagine del campione intatta, o restare in pista scommettendo tutto su un ultimo grande ciclo tecnico?

Le parole di Brawn spostano l’ago della bilancia: per lui Hamilton ha ancora motivazioni, talento e carattere per reggere la pressione Ferrari. Ma avverte anche che il cronometro sta già correndo verso il 2026: se quella stagione non segnerà una svolta vera, il discorso sul ritiro “graceful” potrebbe diventare inevitabile.

Fino ad allora, però, la linea di Brawn è netta: Lewis Hamilton non è ancora pronto per uscire di scena. E se la Ferrari dovesse finalmente trovare la macchina giusta, nessuno vorrà essersi perso l’ultimo grande capitolo di questa storia.

Mentre i tifosi si dividono dopo il disastro di Las Vegas e le parole dure di John Elkann, a gettare acqua sul fuoco ci pensa Ross Brawn, ex architetto dell’era Schumacher in rosso e uomo chiave nel passaggio di Lewis alla Mercedes.

In un’analisi approfondita, Brawn difende Hamilton: per lui il sette volte campione ha ancora tutto per riuscire alla Ferrari, ma il giudizio finale passerà da una data precisa: l’arrivo del nuovo regolamento F1 2026.

Un 2025 da incubo in rosso

Hamilton sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua carriera. Il punto più basso è arrivato a Las Vegas, dove è diventato il primo pilota Ferrari a qualificarsi ultimo per pura prestazione dai tempi di Fisichella nel 2009 ad Abu Dhabi, come abbiamo raccontato in Hamilton, notte da incubo a Las Vegas: prima volta in carriera ultimo in griglia .

Nel nostro pezzo Ferrari, Hamilton e Leclerc dopo il caos di Las Vegas: rimpianti e realtà , il quadro è chiaro: Leclerc resta il riferimento sul giro secco, mentre Hamilton fatica a trovare ritmo, fiducia e continuità con una SF-25 nervosa e spesso imprevedibile.

Il caso Elkann e la risposta di Hamilton

A rendere tutto ancora più teso sono arrivate le parole del presidente Ferrari John Elkann, che ha invitato i suoi piloti a “parlare meno e guidare di più”. Un messaggio che ha fatto il giro del mondo e ha aperto nuove discussioni sul rapporto fra Lewis, la squadra e i vertici di Maranello.

Hamilton però non è rimasto in silenzio. In Hamilton risponde: “Io credo nella mia squadra. Credo in me stesso. Non mi arrendo” , il sette volte iridato ha mandato un messaggio chiaro: sostegno pubblico alla squadra, fiducia in sé stesso e promessa di non mollare, nonostante risultati ben lontani dalle aspettative che avevano accompagnato il suo arrivo in rosso.

Allo stesso tempo, la stagione Ferrari è stata segnata da episodi che hanno fatto discutere anche fuori dalla pista, come la famosa attivazione con Lululemon raccontata in Lewis Hamilton, Lululemon e Ferrari: il vero problema è questo? , con molti tifosi che si sono chiesti se l’immagine di Lewis fosse ormai più forte del progetto sportivo stesso.

Brawn: perché Hamilton non è ancora da “ritiro”

Ross Brawn conosce bene sia la Ferrari che Hamilton. Con Schumacher ha costruito il ciclo d’oro dei primi anni 2000, mentre a fine 2012 è stato proprio lui a spingere per portare Lewis alla Mercedes, aprendo la strada ai sei titoli in sette anni dell’era ibrida.

Per questo il suo giudizio pesa. Brawn definisce Hamilton “un personaggio molto determinato che ha mostrato resilienza in passato” e non vede motivi per cui non possa riuscire anche a Maranello: il punto, secondo lui, non è tanto il 2025, quanto quello che succederà con le nuove regole.

Il messaggio è semplice: non è ancora il momento di parlare di ritiro. La vera linea di confine sarà la stagione 2026.

F1 2026: l’ultima grande occasione Ferrari–Hamilton

Dal 2026 la Formula 1 cambierà volto: telaio e motore verranno rivoluzionati insieme, con il 50% di potenza elettrica, carburanti completamente sostenibili e aerodinamica attiva. Una pagina bianca per tutti, che può diventare l’ultima grande chance sia per la Ferrari che per Hamilton.

Su PlanetF1.it abbiamo già approfondito cosa significa questo scenario per Maranello in F1 2026: Ferrari pronta alla nuova era , con le prime indiscrezioni sulla monoposto “Project 678”, sospensioni pushrod e un motore descritto come “rivoluzionario” dalle voci di paddock.

Brawn è chiaro: se la Ferrari “la azzecca” con il progetto 2026, Hamilton ha ancora tutto per riportare il Cavallino a lottare per titoli mondiali. Se invece la Rossa dovesse fallire di nuovo il bersaglio, allora sì che la domanda sul ritiro elegante tornerebbe sul tavolo, con molta più forza.

Tra ritiro elegante e ultima scommessa

Oggi, il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori è aperto: meglio chiudere adesso, con l’immagine del campione intatta, o restare in pista scommettendo tutto su un ultimo grande ciclo tecnico?

Le parole di Brawn spostano l’ago della bilancia: per lui Hamilton ha ancora motivazioni, talento e carattere per reggere la pressione Ferrari. Ma avverte anche che il cronometro sta già correndo verso il 2026: se quella stagione non segnerà una svolta vera, il discorso sul ritiro “graceful” potrebbe diventare inevitabile.

Fino ad allora, però, la linea di Brawn è netta: Lewis Hamilton non è ancora pronto per uscire di scena. E se la Ferrari dovesse finalmente trovare la macchina giusta, nessuno vorrà essersi perso l’ultimo grande capitolo di questa storia.

Image Description

Barrie Jarrett – Editor, Presenter & Broadcaster – PlanetF1.it Barrie Jarrett porta una voce fresca e diretta nel mondo di PlanetF1.it. È l’uomo che prende le storie del paddock, le mescola con un po’ di passione da box e le serve in modo semplice, chiaro e senza fronzoli. Come editor, punta a notizie pulite e veloci, con un occhio per tutto ciò che spinge lo sport verso il futuro: tech, dati, corse autonome e il lato umano dei team. Come presenter, Barrie è la voce delle nostre dirette e dei nostri podcast. Stile caldo, vicino alla gente, zero parole inutili. Racconta la F1 come se fosse al pub con gli amici. Come broadcaster, porta contenuti che girano bene su ogni piattaforma: clip brevi, analisi leggere, commenti rapidi dopo le gare e speciali che vanno dritti al punto. A PlanetF1.it, Barrie è quello che tiene insieme passione, ritmo e un modo di raccontare la F1 che chiunque può seguire.

you may also like