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Lewis Hamilton salta le FP1 di Abu Dhabi: al suo posto Arthur Leclerc sulla Ferrari
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Lewis Hamilton salta le FP1 di Abu Dhabi: al suo posto Arthur Leclerc sulla Ferrari

Weekend finale ad Abu Dhabi e prima sorpresa in casa Ferrari: Lewis Hamilton non scenderà in pista nelle Prove Libere 1, perché la SF-25 sarà affidata ad Arthur Leclerc, fratello minore di Charles.

La scelta rientra nel programma obbligatorio di sessioni dedicate ai rookie, ma arriva comunque al termine di un anno molto duro per Hamilton in rosso, con il sette volte campione ancora alla ricerca di un segnale forte prima della pausa invernale.

Una stagione in rosso che fa ancora male

Il 2025 di Hamilton con la Ferrari è stato finora lontano dalle aspettative create al momento dell’annuncio. Podi rarissimi, una sola sprint vinta a inizio stagione e tante gare passate a inseguire, mentre Charles Leclerc è rimasto il riferimento interno sia in qualifica che in classifica piloti.

Il quadro generale lo abbiamo già messo a fuoco in Lewis Hamilton, Lululemon e Ferrari: il vero problema è questo? , dove il mix fra risultati in pista, pressione esterna e gestione dell’immagine racconta perché questa stagione sia stata definita dallo stesso Lewis “una delle più difficili di sempre”.

Anche i numeri del sabato parlano chiaro: Leclerc resta il punto di riferimento in qualifica, come abbiamo mostrato in Leclerc schiaccia Hamilton in qualifica: cosa dicono davvero i numeri Ferrari nel 2025 , dove il confronto interno vede il monegasco nettamente avanti nei testa a testa sul giro secco.

L’ultimo esempio è arrivato al GP del Qatar 2025 : Leclerc ha chiuso solo ottavo, Hamilton dodicesimo, in una gara che per la Ferrari è stata più gestione danni che rilancio vero sotto le luci di Lusail.

Il weekend di Lusail è stato poi analizzato anche dal punto di vista del muretto, con Fred Vasseur che non ha nascosto gli errori su gomme e set-up, come abbiamo raccontato in Ferrari, Vasseur e il disastro Qatar: “Gomme gonfiate come palloni, siamo usciti dalla finestra” .

Perché la Ferrari mette Arthur Leclerc sulla SF-25

La decisione di far salire Arthur Leclerc sulla SF-25 per le FP1 di Abu Dhabi non è una “bocciatura” diretta di Hamilton, ma il frutto del regolamento: le squadre devono dedicare un certo numero di sessioni ai piloti considerati rookie e la Ferrari ha scelto la prima ora di pista a Yas Marina per completare il programma.

Per Arthur si tratta di un’altra tappa importante nel suo percorso con il Cavallino: il monegasco lavora da tempo al simulatore di Maranello e ha già avuto modo di assaggiare un weekend ufficiale di Formula 1, sempre ad Abu Dhabi, dove aveva chiuso nella parte bassa della classifica ma con un buon pacchetto di dati raccolti per la squadra.

Anche stavolta l’obiettivo sarà simile: dare riferimenti puliti sulla SF-25 in condizioni di pista che cambiano in fretta, prima di restituire la vettura a Hamilton per le FP2 e il resto del weekend.

Hamilton torna in macchina da FP2: occhi già sul 2026

Hamilton riprenderà il volante a partire dalle FP2, cercando di chiudere il 2025 con un risultato almeno dignitoso in un circuito dove spesso in passato ha lottato per titoli e vittorie.

In realtà, però, il vero orizzonte si chiama 2026. È lì che molti vedono il bivio definitivo del progetto Ferrari–Hamilton, come abbiamo analizzato in Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026 , con il nuovo regolamento tecnico che può riaprire davvero i giochi o trasformare questo matrimonio in una scommessa fallita.

Sullo sfondo resta anche il grande dibattito: quanto a lungo ha senso per Hamilton restare in pista se i risultati non arrivano? Una domanda che abbiamo già posto in chiave più ampia in È arrivato il momento per Lewis Hamilton di ritirarsi con eleganza? , dove il tema non è solo il cronometro, ma anche il modo in cui un campione sceglie di scrivere le ultime pagine della propria storia.

Per ora, però, la cronaca di Abu Dhabi è semplice: nelle FP1 la Ferrari di Hamilton avrà un altro nome sul casco, quello di Arthur Leclerc. Da FP2 in poi, la sfida torna in mano a Lewis, con un ultimo weekend per provare a chiudere l’anno in rosso con un segnale diverso.

La scelta rientra nel programma obbligatorio di sessioni dedicate ai rookie, ma arriva comunque al termine di un anno molto duro per Hamilton in rosso, con il sette volte campione ancora alla ricerca di un segnale forte prima della pausa invernale.

Una stagione in rosso che fa ancora male

Il 2025 di Hamilton con la Ferrari è stato finora lontano dalle aspettative create al momento dell’annuncio. Podi rarissimi, una sola sprint vinta a inizio stagione e tante gare passate a inseguire, mentre Charles Leclerc è rimasto il riferimento interno sia in qualifica che in classifica piloti.

Il quadro generale lo abbiamo già messo a fuoco in Lewis Hamilton, Lululemon e Ferrari: il vero problema è questo? , dove il mix fra risultati in pista, pressione esterna e gestione dell’immagine racconta perché questa stagione sia stata definita dallo stesso Lewis “una delle più difficili di sempre”.

Anche i numeri del sabato parlano chiaro: Leclerc resta il punto di riferimento in qualifica, come abbiamo mostrato in Leclerc schiaccia Hamilton in qualifica: cosa dicono davvero i numeri Ferrari nel 2025 , dove il confronto interno vede il monegasco nettamente avanti nei testa a testa sul giro secco.

L’ultimo esempio è arrivato al GP del Qatar 2025 : Leclerc ha chiuso solo ottavo, Hamilton dodicesimo, in una gara che per la Ferrari è stata più gestione danni che rilancio vero sotto le luci di Lusail.

Il weekend di Lusail è stato poi analizzato anche dal punto di vista del muretto, con Fred Vasseur che non ha nascosto gli errori su gomme e set-up, come abbiamo raccontato in Ferrari, Vasseur e il disastro Qatar: “Gomme gonfiate come palloni, siamo usciti dalla finestra” .

Perché la Ferrari mette Arthur Leclerc sulla SF-25

La decisione di far salire Arthur Leclerc sulla SF-25 per le FP1 di Abu Dhabi non è una “bocciatura” diretta di Hamilton, ma il frutto del regolamento: le squadre devono dedicare un certo numero di sessioni ai piloti considerati rookie e la Ferrari ha scelto la prima ora di pista a Yas Marina per completare il programma.

Per Arthur si tratta di un’altra tappa importante nel suo percorso con il Cavallino: il monegasco lavora da tempo al simulatore di Maranello e ha già avuto modo di assaggiare un weekend ufficiale di Formula 1, sempre ad Abu Dhabi, dove aveva chiuso nella parte bassa della classifica ma con un buon pacchetto di dati raccolti per la squadra.

Anche stavolta l’obiettivo sarà simile: dare riferimenti puliti sulla SF-25 in condizioni di pista che cambiano in fretta, prima di restituire la vettura a Hamilton per le FP2 e il resto del weekend.

Hamilton torna in macchina da FP2: occhi già sul 2026

Hamilton riprenderà il volante a partire dalle FP2, cercando di chiudere il 2025 con un risultato almeno dignitoso in un circuito dove spesso in passato ha lottato per titoli e vittorie.

In realtà, però, il vero orizzonte si chiama 2026. È lì che molti vedono il bivio definitivo del progetto Ferrari–Hamilton, come abbiamo analizzato in Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026 , con il nuovo regolamento tecnico che può riaprire davvero i giochi o trasformare questo matrimonio in una scommessa fallita.

Sullo sfondo resta anche il grande dibattito: quanto a lungo ha senso per Hamilton restare in pista se i risultati non arrivano? Una domanda che abbiamo già posto in chiave più ampia in È arrivato il momento per Lewis Hamilton di ritirarsi con eleganza? , dove il tema non è solo il cronometro, ma anche il modo in cui un campione sceglie di scrivere le ultime pagine della propria storia.

Per ora, però, la cronaca di Abu Dhabi è semplice: nelle FP1 la Ferrari di Hamilton avrà un altro nome sul casco, quello di Arthur Leclerc. Da FP2 in poi, la sfida torna in mano a Lewis, con un ultimo weekend per provare a chiudere l’anno in rosso con un segnale diverso.

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Barrie Jarrett – Editor, Presenter & Broadcaster – PlanetF1.it Barrie Jarrett porta una voce fresca e diretta nel mondo di PlanetF1.it. È l’uomo che prende le storie del paddock, le mescola con un po’ di passione da box e le serve in modo semplice, chiaro e senza fronzoli. Come editor, punta a notizie pulite e veloci, con un occhio per tutto ciò che spinge lo sport verso il futuro: tech, dati, corse autonome e il lato umano dei team. Come presenter, Barrie è la voce delle nostre dirette e dei nostri podcast. Stile caldo, vicino alla gente, zero parole inutili. Racconta la F1 come se fosse al pub con gli amici. Come broadcaster, porta contenuti che girano bene su ogni piattaforma: clip brevi, analisi leggere, commenti rapidi dopo le gare e speciali che vanno dritti al punto. A PlanetF1.it, Barrie è quello che tiene insieme passione, ritmo e un modo di raccontare la F1 che chiunque può seguire.

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