Lewis Hamilton esce dalla qualifica Sprint del GP del Qatar 2025 con lo sguardo basso, pochi punti e solo nove parole con Sky F1.
Un’intervista gelida, tre domande, tre risposte secche. Il segno di una stagione in rosso che continua a fare male, proprio mentre la Ferrari prova a rilanciare il suo piano con Hamilton e Leclerc a Lusail.
Da Las Vegas a Lusail: una stagione che fa male
Il Qatar arriva subito dopo il disastro di Las Vegas, dove Hamilton ha chiuso 20° e ultimo in qualifica, primo ferrarista a partire in fondo alla griglia per pura prestazione dai tempi di Giancarlo Fisichella ad Abu Dhabi 2009.
Il passaggio alla Ferrari doveva essere il capitolo dell’ultima grande sfida.
Per ora, i numeri raccontano altro: niente podi, difficoltà in qualifica, gare in rimonta e un confronto interno sempre più sbilanciato verso Charles Leclerc.
A Lusail, nella Sprint quali, il copione non cambia: Hamilton resta fuori in SQ1, staccato di quasi nove decimi dal miglior tempo, mentre Leclerc porta la stessa SF-25 fino all’ottavo posto in griglia per la Sprint.
Per contesto completo sul weekend, puoi rileggere anche il nostro pezzo “GP del Qatar 2025, pronostico: il piano Ferrari con Leclerc e Hamilton” .
L’intervista gelida con Sky F1: “Same as always”
Dopo la sessione, Hamilton arriva davanti al microfono di Sky F1 e di Rachel Brookes.
È stanco, visibilmente frustrato. E il dialogo dura pochissimo:
- Sulla macchina in qualifica Sprint: “Same as always.”
- Sulla scelta di un assetto più carico: “No, didn’t help.”
- Sui possibili lati positivi per il resto del weekend: “The weather’s nice.”
Tre domande, nove parole.
Niente analisi, niente difesa del team, niente dettagli sulla Ferrari. Solo risposte secche, quasi ironiche, che lasciano parlare più il tono che il contenuto.
Per chi ha seguito il suo weekend da incubo a Las Vegas – analizzato su PlanetF1.it in “Hamilton, notte da incubo a Las Vegas: prima volta in carriera ultimo in griglia” – è un altro segnale di quanto il 2025 in rosso stia pesando sulla testa del sette volte campione.
Leclerc salva la faccia Ferrari, Hamilton resta indietro
Il confronto interno in Ferrari è ormai fisso su ogni tabella: Leclerc continua a essere il punto di riferimento sul giro secco e, sempre più spesso, anche in gara.
In Qatar, Leclerc ci mette una pezza:
porta a casa un risultato dignitoso per il sabato, tiene la Ferrari in zona punti Sprint e conferma di saper far funzionare la SF-25 anche quando il bilanciamento non è perfetto.
Hamilton invece parla in radio di una macchina che “non può andare più forte”, fatica a mettere insieme un giro pulito e chiude la Sprint quali ben lontano dalla top ten.
Il tutto sullo stesso tracciato raccontato nella nostra guida circuito “Circuito Internazionale di Losail - Doha, Qatar: cuore del motorsport” .
Futuro in rosso: tra frustrazione, chiarimenti e la linea del 2026
La frustrazione non nasce solo dal Qatar.
A Las Vegas, parlando alla BBC, Hamilton aveva detto di essere “contento che stia finendo”, frase che molti hanno letto come un segnale di rottura con la Ferrari.
In conferenza stampa in Qatar però prova a rimettere ordine:
spiega che si trattava della stanchezza di fine stagione, che tutti i piloti arrivano cotti all’ultimo trittico di gare, e che lui guarda ancora con curiosità a ciò che la Ferrari costruirà per il 2026.
“Sono frustrato quando le cose non vanno, ma sono anche curioso di vedere cosa la squadra riuscirà a mettere in pista l’anno prossimo. Non mollo, e non smetto di credere nel progetto.”
Una lettura che va nella stessa direzione delle parole di Ross Brawn, raccontate su PlanetF1.it in “Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026” , dove l’ex boss Mercedes indica proprio il 2026 come vera sentenza sul progetto Ferrari-Hamilton.
Il 2026 porterà vetture più leggere, più “green” e con aerodinamica attiva. Pirelli ha già iniziato a preparare il terreno con i test sulle gomme più strette, come spiegato nel nostro focus “F1 2026, annuncio Pirelli: cosa significa per la Ferrari?” .
Se la Ferrari “la azzecca” con il progetto e Hamilton ritrova il suo vecchio sé, il 2025 potrà essere archiviato come anno di transizione.
Se invece anche la nuova era dovesse partire male, quel gelo di nove parole con Sky F1 potrebbe diventare il simbolo di un matrimonio mai davvero esploso.
Qatar, ultima chiamata per chiudere bene il 2025
Intanto il GP del Qatar resta una tappa chiave.
Nel nostro “GP del Qatar 2025, pronostico: il piano Ferrari con Leclerc e Hamilton” abbiamo raccontato il piano Ferrari: Leclerc vicino alla top 5, Hamilton in zona punti ma fuori dai riflettori, in un weekend caldo, secco e fisico per piloti e gomme.
Lusail può ancora regalare qualcosa alla Ferrari:
un risultato solido nel Mondiale Costruttori; un segnale chiaro sul fronte Hamilton; un minimo di fiducia in più prima di chiudere l’anno ad Abu Dhabi, come spiegato anche nello speciale sul calendario F1 2025 e le ultime tre gare .
Per ora però resta l’immagine di un Lewis diverso: poche parole, poca pazienza, molti dubbi.
E una Ferrari che, tra Las Vegas, Qatar e le promesse per il 2026, deve decidere in fretta chi vuole essere.
Un’intervista gelida, tre domande, tre risposte secche. Il segno di una stagione in rosso che continua a fare male, proprio mentre la Ferrari prova a rilanciare il suo piano con Hamilton e Leclerc a Lusail.
Da Las Vegas a Lusail: una stagione che fa male
Il Qatar arriva subito dopo il disastro di Las Vegas, dove Hamilton ha chiuso 20° e ultimo in qualifica, primo ferrarista a partire in fondo alla griglia per pura prestazione dai tempi di Giancarlo Fisichella ad Abu Dhabi 2009.
Il passaggio alla Ferrari doveva essere il capitolo dell’ultima grande sfida.
Per ora, i numeri raccontano altro: niente podi, difficoltà in qualifica, gare in rimonta e un confronto interno sempre più sbilanciato verso Charles Leclerc.
A Lusail, nella Sprint quali, il copione non cambia: Hamilton resta fuori in SQ1, staccato di quasi nove decimi dal miglior tempo, mentre Leclerc porta la stessa SF-25 fino all’ottavo posto in griglia per la Sprint.
Per contesto completo sul weekend, puoi rileggere anche il nostro pezzo “GP del Qatar 2025, pronostico: il piano Ferrari con Leclerc e Hamilton” .
L’intervista gelida con Sky F1: “Same as always”
Dopo la sessione, Hamilton arriva davanti al microfono di Sky F1 e di Rachel Brookes.
È stanco, visibilmente frustrato. E il dialogo dura pochissimo:
- Sulla macchina in qualifica Sprint: “Same as always.”
- Sulla scelta di un assetto più carico: “No, didn’t help.”
- Sui possibili lati positivi per il resto del weekend: “The weather’s nice.”
Tre domande, nove parole.
Niente analisi, niente difesa del team, niente dettagli sulla Ferrari. Solo risposte secche, quasi ironiche, che lasciano parlare più il tono che il contenuto.
Per chi ha seguito il suo weekend da incubo a Las Vegas – analizzato su PlanetF1.it in “Hamilton, notte da incubo a Las Vegas: prima volta in carriera ultimo in griglia” – è un altro segnale di quanto il 2025 in rosso stia pesando sulla testa del sette volte campione.
Leclerc salva la faccia Ferrari, Hamilton resta indietro
Il confronto interno in Ferrari è ormai fisso su ogni tabella: Leclerc continua a essere il punto di riferimento sul giro secco e, sempre più spesso, anche in gara.
In Qatar, Leclerc ci mette una pezza:
porta a casa un risultato dignitoso per il sabato, tiene la Ferrari in zona punti Sprint e conferma di saper far funzionare la SF-25 anche quando il bilanciamento non è perfetto.
Hamilton invece parla in radio di una macchina che “non può andare più forte”, fatica a mettere insieme un giro pulito e chiude la Sprint quali ben lontano dalla top ten.
Il tutto sullo stesso tracciato raccontato nella nostra guida circuito “Circuito Internazionale di Losail - Doha, Qatar: cuore del motorsport” .
Futuro in rosso: tra frustrazione, chiarimenti e la linea del 2026
La frustrazione non nasce solo dal Qatar.
A Las Vegas, parlando alla BBC, Hamilton aveva detto di essere “contento che stia finendo”, frase che molti hanno letto come un segnale di rottura con la Ferrari.
In conferenza stampa in Qatar però prova a rimettere ordine:
spiega che si trattava della stanchezza di fine stagione, che tutti i piloti arrivano cotti all’ultimo trittico di gare, e che lui guarda ancora con curiosità a ciò che la Ferrari costruirà per il 2026.
“Sono frustrato quando le cose non vanno, ma sono anche curioso di vedere cosa la squadra riuscirà a mettere in pista l’anno prossimo. Non mollo, e non smetto di credere nel progetto.”
Una lettura che va nella stessa direzione delle parole di Ross Brawn, raccontate su PlanetF1.it in “Ross Brawn rompe il silenzio: Hamilton, Ferrari e il bivio del 2026” , dove l’ex boss Mercedes indica proprio il 2026 come vera sentenza sul progetto Ferrari-Hamilton.
Il 2026 porterà vetture più leggere, più “green” e con aerodinamica attiva. Pirelli ha già iniziato a preparare il terreno con i test sulle gomme più strette, come spiegato nel nostro focus “F1 2026, annuncio Pirelli: cosa significa per la Ferrari?” .
Se la Ferrari “la azzecca” con il progetto e Hamilton ritrova il suo vecchio sé, il 2025 potrà essere archiviato come anno di transizione.
Se invece anche la nuova era dovesse partire male, quel gelo di nove parole con Sky F1 potrebbe diventare il simbolo di un matrimonio mai davvero esploso.
Qatar, ultima chiamata per chiudere bene il 2025
Intanto il GP del Qatar resta una tappa chiave.
Nel nostro “GP del Qatar 2025, pronostico: il piano Ferrari con Leclerc e Hamilton” abbiamo raccontato il piano Ferrari: Leclerc vicino alla top 5, Hamilton in zona punti ma fuori dai riflettori, in un weekend caldo, secco e fisico per piloti e gomme.
Lusail può ancora regalare qualcosa alla Ferrari:
un risultato solido nel Mondiale Costruttori; un segnale chiaro sul fronte Hamilton; un minimo di fiducia in più prima di chiudere l’anno ad Abu Dhabi, come spiegato anche nello speciale sul calendario F1 2025 e le ultime tre gare .
Per ora però resta l’immagine di un Lewis diverso: poche parole, poca pazienza, molti dubbi.
E una Ferrari che, tra Las Vegas, Qatar e le promesse per il 2026, deve decidere in fretta chi vuole essere.







