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Leclerc schiaccia Hamilton in qualifica: cosa dicono davvero i numeri Ferrari nel 2025
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Leclerc schiaccia Hamilton in qualifica: cosa dicono davvero i numeri Ferrari nel 2025

Quando Lewis Hamilton ha firmato per la Ferrari, molti hanno pensato a una coppia imbattibile in qualifica: il re delle pole da una parte, il “maghetto” del giro secco dall’altra. In realtà il primo anno insieme racconta una storia molto chiara nei numeri – e non è quella che molti si aspettavano.

Secondo i dati ufficiali delle sfide interne 2025, nelle qualifiche dei Gran Premi Charles Leclerc è avanti 18-5 su Hamilton. Nelle Sprint, il duello dice 4-2 sempre per il monegasco. :contentReference[oaicite:1]{index=1}

Insomma: se guardiamo il sabato, la coppia da sogno Ferrari è in realtà una coppia molto sbilanciata.

Perché Leclerc è ancora il riferimento sul giro secco

Che Leclerc fosse uno dei migliori in qualifica lo sapevamo già, ma questi numeri confermano la sua fama di specialista del giro secco. A parità di macchina, sul giro unico la SF-25 si “accende” di più nelle sue mani che in quelle di Hamilton.

Già nel 2024 Charles aveva chiuso la stagione tra i migliori qualificatori della F1, mentre Hamilton usciva da un testa a testa perso nettamente contro George Russell alla Mercedes (19-5 in qualifica per l’inglese più giovane). :contentReference[oaicite:2]{index=2}

Ora che i due condividono il box Ferrari, il copione si è ribaltato: è Hamilton a subire un passivo pesante, con un compagno che raramente spreca il potenziale sul giro secco. E questo rafforza un’idea che a Maranello circola da tempo: se dai a Leclerc una macchina da titolo, lui il lavoro del sabato lo fa quasi sempre alla perfezione. :contentReference[oaicite:3]{index=3}

Hamilton e la SF-25: non è solo una questione di età

Guardare solo il 18-5 e dire “Hamilton è finito” è troppo facile – e probabilmente sbagliato. Il problema, come raccontato anche dalle analisi sulla SF-25, è che il sette volte campione del mondo fa una fatica enorme a trovare la finestra giusta con questa vettura, soprattutto quando conta la fiducia in inserimento e la gestione delle gomme nuove nei giri di preparazione. :contentReference[oaicite:4]{index=4}

In Qatar e a Las Vegas lo abbiamo visto bene: sessioni storte, Q1 complicate, momenti in cui Hamilton sembrava lottare più con la Ferrari che con gli avversari. A Las Vegas è arrivato addirittura un ultimo posto in griglia, un inedito nella sua carriera su pura prestazione. :contentReference[oaicite:5]{index=5}

Il quadro che esce è questo: Leclerc riesce a “sopportare” meglio i difetti della SF-25 sul giro secco, Hamilton invece fatica a fidarsi dell’avantreno e della risposta della macchina quando la gomma è al limite.

Qualifica vs gara: il sabato è rosso Leclerc, la domenica è più complicata

Un altro punto da leggere bene: le sfide interne in gara sono meno estreme rispetto alla qualifica. Hamilton resta spesso in scia a Leclerc in termini di punti raccolti, e in alcune domeniche è lui a salvare il weekend con stint puliti e gestione gomma da manuale. :contentReference[oaicite:6]{index=6}

Questo conferma una cosa molto semplice: sul giro secco la SF-25 è una lama nelle mani di Leclerc, ma sulla distanza la macchina resta fragile, nervosa e troppo dipendente da pista, temperatura e tipo di asfalto. Non è un caso se tanti nostri pezzi recenti sulla Ferrari parlano di “macchina da titolo che non arriva mai” per Charles e di occasione a metà per Hamilton. :contentReference[oaicite:7]{index=7}

Se guardi la Classifica F1 2025, il risultato finale è chiaro: Leclerc resta davanti, ma il gap punti non è così enorme come il 18-5 del sabato potrebbe far pensare. :contentReference[oaicite:8]{index=8}

Pressione, Elkann e clima interno: quanto pesano sul sabato?

In tutto questo c’è anche la variabile ambiente. Il famoso “parlare meno e guidare di più” di John Elkann è stato letto come un messaggio diretto al box Ferrari, quindi anche alla coppia Leclerc-Hamilton. :contentReference[oaicite:9]{index=9}

Leclerc ha provato a spegnere le polemiche, dicendo che quel messaggio può essere positivo se spinge tutti a concentrarsi in pista. Ma è chiaro che quando arrivi a ogni sabato sapendo che un decimo ti sposta di cinque posizioni e che i tuoi vertici guardano soprattutto al tabellone, la pressione sale.

Finora Leclerc sembra reggere meglio questo peso: alla fine del giro tira fuori il tempo. Hamilton, invece, ogni volta che sbaglia un Q2 o un Q3 si ritrova addosso non solo le luci rosse dei semafori in pit lane, ma anche le luci dei riflettori mediatici su “Hamilton e la Ferrari che non decolla”. :contentReference[oaicite:10]{index=10}

Cosa deve fare Ferrari per sbloccare davvero la coppia dei sogni

Se guardiamo solo i numeri, sembra una Ferrari “di Leclerc” con Hamilton in seconda fila. Ma dal punto di vista del team, avere due piloti così forti e così diversi è un’occasione enorme. La chiave è far funzionare la macchina in modo che entrambi possano sfruttarla al massimo.

  • Gestione gomme in qualifica: la SF-25 è molto sensibile al giro di preparazione. Se il team riesce a trovare una routine che dia fiducia a Hamilton, il gap del sabato può ridursi.
  • Set-up meno estremo: spesso la Ferrari sembra tagliata su Leclerc. Ci sta, è il riferimento, ma per sfruttare l’esperienza di Lewis serve una finestra di assetto che non lo costringa a guidare “contro” la macchina.
  • Uso intelligente delle Sprint: nelle Sprint Hamilton è meno lontano. Ferrari può usare queste mini-gare per provare soluzioni di bilanciamento che poi aiutino anche la qualifica dei Gran Premi.

Per capire dove la SF-25 perde ancora terreno rispetto a McLaren, Red Bull e Mercedes, ti consigliamo anche il nostro spazio Fatti e statistiche, dove raccogliamo numeri, grafici e duelli interni aggiornati. :contentReference[oaicite:11]{index=11}

E adesso?

Da qui alla fine del 2025, la lettura è semplice:

  • Leclerc deve continuare a martellare in qualifica per tenere Ferrari il più avanti possibile in griglia.
  • Hamilton deve trasformare la frustrazione in metodo: capire dove perde quei due-tre decimi chiave e lavorare con il team per limarli.
  • Ferrari deve smettere di guardare solo al nome sul casco e iniziare a costruire una macchina meno nervosa, più prevedibile e più facile da portare al limite per entrambi.

Se la SF-26 sarà una vera macchina da titolo, il duello interno Leclerc-Hamilton diventerà ancora più duro e spettacolare. E a quel punto il 18-5 del 2025 potrebbe essere solo il prologo di una delle rivalità più forti di sempre in rosso.

Fino ad allora, i numeri dicono una cosa chiara: in qualifica, la Ferrari 2025 parla soprattutto monegasco. Ma il progetto per tornare a vincere Mondiali passa ancora da entrambi i caschi, quello bianco-rosso di Charles e quello giallo di Lewis.

Secondo i dati ufficiali delle sfide interne 2025, nelle qualifiche dei Gran Premi Charles Leclerc è avanti 18-5 su Hamilton. Nelle Sprint, il duello dice 4-2 sempre per il monegasco. :contentReference[oaicite:1]{index=1}

Insomma: se guardiamo il sabato, la coppia da sogno Ferrari è in realtà una coppia molto sbilanciata.

Perché Leclerc è ancora il riferimento sul giro secco

Che Leclerc fosse uno dei migliori in qualifica lo sapevamo già, ma questi numeri confermano la sua fama di specialista del giro secco. A parità di macchina, sul giro unico la SF-25 si “accende” di più nelle sue mani che in quelle di Hamilton.

Già nel 2024 Charles aveva chiuso la stagione tra i migliori qualificatori della F1, mentre Hamilton usciva da un testa a testa perso nettamente contro George Russell alla Mercedes (19-5 in qualifica per l’inglese più giovane). :contentReference[oaicite:2]{index=2}

Ora che i due condividono il box Ferrari, il copione si è ribaltato: è Hamilton a subire un passivo pesante, con un compagno che raramente spreca il potenziale sul giro secco. E questo rafforza un’idea che a Maranello circola da tempo: se dai a Leclerc una macchina da titolo, lui il lavoro del sabato lo fa quasi sempre alla perfezione. :contentReference[oaicite:3]{index=3}

Hamilton e la SF-25: non è solo una questione di età

Guardare solo il 18-5 e dire “Hamilton è finito” è troppo facile – e probabilmente sbagliato. Il problema, come raccontato anche dalle analisi sulla SF-25, è che il sette volte campione del mondo fa una fatica enorme a trovare la finestra giusta con questa vettura, soprattutto quando conta la fiducia in inserimento e la gestione delle gomme nuove nei giri di preparazione. :contentReference[oaicite:4]{index=4}

In Qatar e a Las Vegas lo abbiamo visto bene: sessioni storte, Q1 complicate, momenti in cui Hamilton sembrava lottare più con la Ferrari che con gli avversari. A Las Vegas è arrivato addirittura un ultimo posto in griglia, un inedito nella sua carriera su pura prestazione. :contentReference[oaicite:5]{index=5}

Il quadro che esce è questo: Leclerc riesce a “sopportare” meglio i difetti della SF-25 sul giro secco, Hamilton invece fatica a fidarsi dell’avantreno e della risposta della macchina quando la gomma è al limite.

Qualifica vs gara: il sabato è rosso Leclerc, la domenica è più complicata

Un altro punto da leggere bene: le sfide interne in gara sono meno estreme rispetto alla qualifica. Hamilton resta spesso in scia a Leclerc in termini di punti raccolti, e in alcune domeniche è lui a salvare il weekend con stint puliti e gestione gomma da manuale. :contentReference[oaicite:6]{index=6}

Questo conferma una cosa molto semplice: sul giro secco la SF-25 è una lama nelle mani di Leclerc, ma sulla distanza la macchina resta fragile, nervosa e troppo dipendente da pista, temperatura e tipo di asfalto. Non è un caso se tanti nostri pezzi recenti sulla Ferrari parlano di “macchina da titolo che non arriva mai” per Charles e di occasione a metà per Hamilton. :contentReference[oaicite:7]{index=7}

Se guardi la Classifica F1 2025, il risultato finale è chiaro: Leclerc resta davanti, ma il gap punti non è così enorme come il 18-5 del sabato potrebbe far pensare. :contentReference[oaicite:8]{index=8}

Pressione, Elkann e clima interno: quanto pesano sul sabato?

In tutto questo c’è anche la variabile ambiente. Il famoso “parlare meno e guidare di più” di John Elkann è stato letto come un messaggio diretto al box Ferrari, quindi anche alla coppia Leclerc-Hamilton. :contentReference[oaicite:9]{index=9}

Leclerc ha provato a spegnere le polemiche, dicendo che quel messaggio può essere positivo se spinge tutti a concentrarsi in pista. Ma è chiaro che quando arrivi a ogni sabato sapendo che un decimo ti sposta di cinque posizioni e che i tuoi vertici guardano soprattutto al tabellone, la pressione sale.

Finora Leclerc sembra reggere meglio questo peso: alla fine del giro tira fuori il tempo. Hamilton, invece, ogni volta che sbaglia un Q2 o un Q3 si ritrova addosso non solo le luci rosse dei semafori in pit lane, ma anche le luci dei riflettori mediatici su “Hamilton e la Ferrari che non decolla”. :contentReference[oaicite:10]{index=10}

Cosa deve fare Ferrari per sbloccare davvero la coppia dei sogni

Se guardiamo solo i numeri, sembra una Ferrari “di Leclerc” con Hamilton in seconda fila. Ma dal punto di vista del team, avere due piloti così forti e così diversi è un’occasione enorme. La chiave è far funzionare la macchina in modo che entrambi possano sfruttarla al massimo.

  • Gestione gomme in qualifica: la SF-25 è molto sensibile al giro di preparazione. Se il team riesce a trovare una routine che dia fiducia a Hamilton, il gap del sabato può ridursi.
  • Set-up meno estremo: spesso la Ferrari sembra tagliata su Leclerc. Ci sta, è il riferimento, ma per sfruttare l’esperienza di Lewis serve una finestra di assetto che non lo costringa a guidare “contro” la macchina.
  • Uso intelligente delle Sprint: nelle Sprint Hamilton è meno lontano. Ferrari può usare queste mini-gare per provare soluzioni di bilanciamento che poi aiutino anche la qualifica dei Gran Premi.

Per capire dove la SF-25 perde ancora terreno rispetto a McLaren, Red Bull e Mercedes, ti consigliamo anche il nostro spazio Fatti e statistiche, dove raccogliamo numeri, grafici e duelli interni aggiornati. :contentReference[oaicite:11]{index=11}

E adesso?

Da qui alla fine del 2025, la lettura è semplice:

  • Leclerc deve continuare a martellare in qualifica per tenere Ferrari il più avanti possibile in griglia.
  • Hamilton deve trasformare la frustrazione in metodo: capire dove perde quei due-tre decimi chiave e lavorare con il team per limarli.
  • Ferrari deve smettere di guardare solo al nome sul casco e iniziare a costruire una macchina meno nervosa, più prevedibile e più facile da portare al limite per entrambi.

Se la SF-26 sarà una vera macchina da titolo, il duello interno Leclerc-Hamilton diventerà ancora più duro e spettacolare. E a quel punto il 18-5 del 2025 potrebbe essere solo il prologo di una delle rivalità più forti di sempre in rosso.

Fino ad allora, i numeri dicono una cosa chiara: in qualifica, la Ferrari 2025 parla soprattutto monegasco. Ma il progetto per tornare a vincere Mondiali passa ancora da entrambi i caschi, quello bianco-rosso di Charles e quello giallo di Lewis.

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Barrie Jarrett – Editor, Presenter & Broadcaster – PlanetF1.it Barrie Jarrett porta una voce fresca e diretta nel mondo di PlanetF1.it. È l’uomo che prende le storie del paddock, le mescola con un po’ di passione da box e le serve in modo semplice, chiaro e senza fronzoli. Come editor, punta a notizie pulite e veloci, con un occhio per tutto ciò che spinge lo sport verso il futuro: tech, dati, corse autonome e il lato umano dei team. Come presenter, Barrie è la voce delle nostre dirette e dei nostri podcast. Stile caldo, vicino alla gente, zero parole inutili. Racconta la F1 come se fosse al pub con gli amici. Come broadcaster, porta contenuti che girano bene su ogni piattaforma: clip brevi, analisi leggere, commenti rapidi dopo le gare e speciali che vanno dritti al punto. A PlanetF1.it, Barrie è quello che tiene insieme passione, ritmo e un modo di raccontare la F1 che chiunque può seguire.

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