In casa Ferrari cresce la tensione dopo il disastro in Brasile. Lewis Hamilton, pagato 2,5 milioni a weekend, viene accusato di “non rendere nulla”, mentre John Elkann parla di prestazioni “non all’altezza”.
Parole dure che confermano le “serie irritazioni” dentro Maranello in una stagione da incubo per il sette volte campione.
In particolare, il “pilota da 2,5 milioni” è proprio Hamilton, che “non offre nulla in cambio”.
Critiche a Ferrari nel verdetto: “non rende nulla per ciò che guadagna”
Le squadre corse Ferrari hanno vissuto una domenica contrastante nel mondo del motorsport: nel Campionato del Mondo Endurance la casa di Maranello ha conquistato sia il titolo Costruttori sia quello Piloti.
Ferrari ha vinto il titolo Costruttori con 74 punti di vantaggio su Toyota Gazoo Racing, mentre Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado si sono assicurati il titolo Piloti.
Ma in Formula 1, il vertice del motorsport, le cose non sono andate altrettanto bene.
Leclerc e Hamilton si sono entrambi ritirati dal Gran Premio del Brasile a causa di danni da incidente, in un weekend in cui Ferrari ha raccolto solo sei punti su 58 disponibili.
John Elkann ha lanciato un appello che ha fatto discutere nel paddock, definendo il weekend brasiliano “una grande delusione”.
Ha aggiunto: “In Formula 1 abbiamo meccanici che sono sempre i primi nei pit stop. Gli ingegneri lavorano per migliorare la macchina.
Il resto non è all’altezza.
Abbiamo piloti che devono concentrarsi sulla guida, parlare meno, e abbiamo gare importanti davanti a noi. Non è impossibile finire secondi.”
Ha concluso dicendo: “La Ferrari vince quando è unita, come ci hanno mostrato i risultati del WEC. Quando tutti remano nella stessa direzione, si possono ottenere grandi risultati.”
L’ex pilota di F1 Jenson Button ha risposto secco: “Forse John dovrebbe dare il buon esempio”, mentre Karun Chandhok ha puntato il dito sulla macchina “non abbastanza veloce”, più che sui piloti.
Tuttavia, Robert Doornbos, che ha corso 11 Gran Premi in Formula 1, dice di capire la frustrazione di Elkann: dopotutto, il plurimilionario acquisto Hamilton “non rende nulla”.
“Hamilton ha detto ai media che sta vivendo un incubo,” ha raccontato Doornbos a De Stamtafel.
“È drammatico e terribile. Firmare con la Ferrari era il mio sogno, ma da quando è arrivato lì, è stato un incubo.
John Elkann, il capo Ferrari, ha anche detto che i piloti dovrebbero parlare meno e accelerare di più. Il secondo posto nel Mondiale Costruttori è ancora possibile.
Leclerc e Hamilton hanno condiviso un messaggio su Instagram dopo le parole di Elkann, cercando chiaramente di mostrare unità nel team.
Questo indica che ci sono serie irritazioni in Ferrari.
Sono felici di versare 2,5 milioni a Hamilton ogni weekend, ma lui non restituisce nulla.
È doloroso per lui, ma anche per tutti i tifosi Ferrari.”
Doornbos aggiunge che molto dipende dalla prossima stagione, con le nuove vetture e le nuove power unit.
“Deve sperare che la Ferrari abbia costruito un motore ‘cannone’,” ha continuato. “Devono davvero tirare fuori un miracolo.
Se batterà Charles Leclerc, tornerà a essere l’eroe d’Italia, ma è una linea sottile, e per ora non regge.”
Anche Hamilton è frustrato per la mancanza di risultati da pilota Ferrari.
Dopo 18 anni di vittorie e podi in Formula 1, il britannico rischia di chiudere la sua prima stagione con la Scuderia senza un solo podio, figuriamoci una vittoria.
“È davvero un incubo,” ha detto a Sky F1 in Brasile. “Ci vivo da un po’.
È come passare dal sogno di guidare per questa squadra incredibile all’incubo dei risultati che abbiamo avuto. È difficile.”
Il 40enne però promette di non arrendersi:
“Domani mi rialzerò,” ha aggiunto. “Continuerò ad allenarmi, a lavorare con il team.
Volevo davvero portare punti importanti questo weekend, ma tornerò più forte nella prossima gara per cercare di recuperare.”
