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Norris resiste alla pressione, Antonelli splende — ma per Ferrari è un disastro totale in Brasile
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Norris resiste alla pressione, Antonelli splende — ma per Ferrari è un disastro totale in Brasile

Il Gran Premio di San Paolo è stato un mix di caos, colpi di scena e momenti che hanno fatto tremare i tifosi. Alla fine Lando Norris ha vinto una gara piena di nervi, battendo Kimi Antonelli e un Max Verstappen in versione “maestro”.

Ma la storia del giorno, vista dall’Italia, è divisa in due mondi: da un lato la crescita impressionante di Antonelli, dall’altro la rovina totale della Ferrari con entrambi i piloti fuori gara.

Partenza di fuoco: Leclerc coinvolto, Hamilton subito in crisi

Già al via tutto si complica per le rosse. Hamilton parte male, cade al 17° posto, e subito dopo arriva il primo incidente che segna la giornata Ferrari.

Nella mischia della prima curva, Hamilton tocca Carlos Sainz, poi perde la sua ala anteriore sfiorando la ruota posteriore di Franco Colapinto. Un colpo che lo costringe a continuare con una vettura già danneggiata, mentre il suo ritmo crolla.

Nello stesso momento, Gabriel Bortoleto, in lotta con Lance Stroll alla curva 10, va dritto nel muro. Impatto duro, sospensione rotta, gara finita. La Safety Car entra già al secondo giro, Norris davanti ad Antonelli, Leclerc, Piastri, Hadjar, Lawson, Russell, Gasly, Bearman e Alonso.

Contatto pesante tra Antonelli, Piastri e Leclerc — e la Ferrari di Charles è KO

Alla ripartenza del giro 6 succede il peggio. Antonelli si ritrova schiacciato tra Piastri all’interno e Leclerc all’esterno. La Mercedes di Antonelli viene sballottata di lato, ma resiste. La Ferrari di Leclerc invece no: sospensione anteriore sinistra distrutta. Fine della gara per Charles.

Virtual Safety Car immediata, la Ferrari resta ferma in una zona di servizio lungo il rettilineo posteriore. Una scena amara.

La dinamica nasce da una ripartenza lenta di Antonelli e una frenata pesante di Piastri in curva 1. Leclerc non ha via di fuga.

Verstappen arretra… e poi parte la rimonta

Verstappen, che era risalito al 13° posto, rientra ai box sotto VSC per una foratura all’anteriore destra. Torna in pista ultimo, 18°. Da lì inizia il suo show.

Quando la VSC finisce al giro 9, Norris allunga subito, Piastri lo segue con il DRS aperto, lasciando Antonelli più indietro. Hadjar è quarto, poi Russell, Lawson, Bearman, Gasly, Albon e Sainz.

Russell supera Hadjar al giro 12. Bearman infila Lawson con una bella manovra dura ma pulita. Verstappen, intanto, passa Hamilton e Colapinto senza problemi. La Ferrari di Lewis, già ferita, non può difendersi.

I commissari sono impegnati: penalità a Tsunoda per aver mandato Stroll in testacoda. Poi arriva il verdetto sul contatto Piastri-Antonelli: 10 secondi di penalità per il pilota McLaren, colpevole dell’incidente che ha eliminato Leclerc.

Antonelli entra ai box, Hamilton penalizzato e in difficoltà

Al giro 18 Verstappen è già in top 10. Al giro 21 addirittura quinto. Antonelli si ferma: scivola da terzo a undicesimo, nel traffico.

Tsunoda rientra ai box proprio davanti a lui per servire la sua penalità, ma la penalità non viene scontata nel modo corretto. Risultato: dovrà ripeterla al secondo pit stop. Non cambia molto: è comunque ultimo.

Hamilton continua a soffrire, lento, danneggiato e con 5 secondi di penalità per il contatto con Colapinto.

Norris si ferma al giro 30, Piastri prova la carta della strategia

Norris rientra al giro 30 lasciando la testa della gara a Piastri. L’australiano prova a tirare il più possibile, pensando alla strategia a una sosta. Ma gomme dure a fine gara sarebbero state una scelta rischiosa.

Quando Norris torna in pista è dietro Verstappen, con gomme fresche. Al giro 33 lo passa con facilità.

Verstappen fa la seconda sosta al giro 35 e torna decimo. Poi supera Lawson, Gasly, mentre Hadjar e Hulkenberg si fermano e gli spianano la strada fino al sesto posto.

Piastri si ferma al giro 38, sconta la penalità e torna in pista ottavo. In quel momento Hamilton porta la sua Ferrari al ritiro definitivo.

Fase finale: Norris vola, Antonelli resiste, Verstappen non molla

Al giro 50, Norris ha 10.8 secondi di vantaggio su Verstappen. Mercedes ferma Antonelli e Russell. Verstappen diventa minaccia reale per Norris, tanto che McLaren richiama il leader per montare gomme medie. Rientra dietro Piastri, terzo, otto secondi dietro Verstappen.

Piastri si ferma al giro dopo e scende settimo, dietro Bearman.

La classifica: Verstappen, Norris, Antonelli, Russell, Lawson, Bearman, Piastri, Hulkenberg, Albon e Hadjar.

Con gomme usate, Norris torna veloce e punta Verstappen. Anche Piastri supera Bearman al giro 54.

Red Bull risponde: Verstappen dentro per gomme soft nuove. Una scelta aggressiva per tentare la rimonta su Norris negli ultimi 16 giri.

Verstappen torna in pista tra Lawson e Piastri. Spinge forte, il primo giro pulito è più di un secondo più rapido di Russell. Mercedes soffre con i freni caldi.

Al giro 63 Verstappen passa Russell all’esterno di curva 1, una manovra potente. Poi arriva dietro Antonelli.

Ma qui cambia tutto: le gomme soft di Verstappen si consumano, lui scivola e fatica ad avere trazione.

Antonelli resta freddo, chiude ogni porta. All’ultimo giro Verstappen prova qualcosa, ma non basta.

Risultato finale

Norris vince con 10.4 secondi su Antonelli, Verstappen terzo. Russell quarto, Piastri quinto, Bearman sesto, poi Lawson, Hadjar, Hulkenberg e Gasly.

Antonelli salva la giornata italiana, ma per Ferrari una doppia delusione:

  • Hamilton — DNF
  • Leclerc — DNF

Classifica finale — GP di San Paolo

  1. Norris
  2. Antonelli
  3. Verstappen
  4. Russell
  5. Piastri
  6. Bearman
  7. Lawson
  8. Hadjar
  9. Hulkenberg
  10. Gasly
  11. Albon
  12. Ocon
  13. Sainz
  14. Alonso
  15. Colapinto
  16. Stroll
  17. Tsunoda
  18. Hamilton (DNF)
  19. Leclerc (DNF)
  20. Bortoleto (DNF)
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Sono un redattore di notizie e approfondimenti per PlanetF1.com. Il mio lavoro è informare, educare e intrattenere i fan della Formula 1 con le ultime notizie e informazioni dal paddock, oltre a scavare nella storia di questo sport per offrire una prospettiva più chiara sui temi più attuali. Mi sono unito a PlanetF1.com nel settembre 2021, inizialmente come freelance, prima di entrare a tempo pieno all’inizio del 2024.

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