Le luci di Yas Marina brillano su una pista silenziosa. Niente piloti. Niente caschi. Solo macchine affilate pronte a scattare.
Questo weekend torna l’A2RL: 20 giri di pura velocità senza pilota. Un mondo nuovo, ma con il profumo delle vecchie corse. E quando arriva l’Italia, quel profumo sa di Ferrari.
L’Italia non si presenta solo con computer e codice. Porta decenni di anima da corsa — il rosso, il rumore, l’orgoglio, l’ombra del cavallino rampante. In A2RL, team come Unimore e PoliMOVE non stanno solo costruendo software veloce. Stanno cercando di mettere quello spirito Ferrari dentro un’AI.
E si vede. Unimore ha già firmato un giro da 58.87 secondi nelle qualifiche di Yas Marina — più veloce del tempo di riferimento umano. È energia Ferrari pura: ingegneri che scambiano chiavi inglesi per modelli di machine learning, ma con lo stesso obiettivo.
Così nasce questa sfida:
l’eredità italiana contro la precisione tedesca e la tecnologia degli Emirati.
Stesso duello, strumenti diversi. Niente radio, niente pilota. Solo sensori, chip e algoritmi che provano a battere gli altri a 300 km/h.
Ecco i punti chiave:
- Gara: 15 novembre
- Dove: Yas Marina Circuit, Abu Dhabi
- Finalisti: TUM (Germania), Unimore (Italia), PoliMOVE (Italia), Constructor (Germania), TII Racing (EAU), Kinetiz
- Auto: telaio Super Formula SF23 trasformato in vettura autonoma
La pista che un tempo apparteneva agli eroi umani ora è campo dei robot. Ma lo spirito delle vecchie corse è ancora lì — e nessuno porta quella storia come l’Italia.
La domanda è semplice:
l’eredità Ferrari può ispirare un futuro in cui il “pilota” è solo codice?
Yas Marina potrebbe darci la prima risposta.







