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Ferrari: la critica “parlate meno” di Elkann apre il caso interno
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Ferrari: la critica “parlate meno” di Elkann apre il caso interno

Ci sono tanti cliché che si possono legare alla critica improvvisa del presidente Ferrari John Elkann su come sta andando il team di Formula 1.

“La verità fa male”, “i fatti contano più delle parole”, “fate parlare la pista” – cose del genere. Ma come spinta motivazionale verso la squadra F1, nelle parole di Elkann c’è un tono diretto che mostra una voglia forte di tornare a vincere.

Che cosa ha detto il presidente Ferrari sulle recenti prestazioni in F1?
Parlando lunedì a un evento legato alle Olimpiadi Invernali di Milano, Elkann ha puntato il dito contro le prestazioni attuali del team F1, con la possibilità di chiudere l’anno senza vittorie.

Ha difeso chi lavora molto bene dentro la squadra, ma non ha detto lo stesso di tutto il gruppo. Non ha usato mezze parole dopo la doppia rottura in Brasile, facendo un paragone secco con il successo nel WEC.

"Ferrari vince quando è unita, come i risultati WEC dimostrano", ha detto Elkann.

"Quando tutti sono insieme, si possono fare grandi cose.

"Il Brasile è stato una grande delusione. In Formula 1 abbiamo meccanici che sono sempre i primi nei pit stop. Gli ingegneri lavorano per migliorare la macchina. Il resto non è allo stesso livello.

"Abbiamo piloti che devono concentrarsi sulla guida, parlare meno, e abbiamo gare importanti davanti. Non è impossibile finire secondi.

"Questo è il messaggio più importante: quando Ferrari è una squadra, vinciamo."

Cosa voleva ottenere Elkann con queste parole?
Il senso dietro il messaggio è chiaro.

La squadra Ferrari nel mondiale Hypercar è stata fortissima negli ultimi anni, con la gestione in mano ad AF Corse, partner storico.

La 499P è imbattibile: tre vittorie di fila a Le Mans (tra squadra ufficiale e AF Corse) e il titolo costruttori WEC quest’anno. Quel reparto è al massimo della forma.

In Formula 1 invece, la squadra più famosa e vincente della storia non vince un titolo da 17 anni. Carlos Sainz è stato l’ultimo a vincere un GP, in Messico l’anno scorso, oltre 12 mesi fa.

Per Ferrari, e per l’Italia, questo non basta.

Con il grande cambiamento regolamentare del 2026 in arrivo, la nuova Ferrari scenderà in pista tra poco tempo, e Elkann vuole spingere ora per far crescere la mentalità del gruppo, così da arrivare pronti al nuovo ciclo tecnico.

Il messaggio è semplice: lavorate insieme perché solo così arrivano i risultati. La priorità è la prestazione.

Il successo rapido e continuo nel WEC fa sembrare ancora più fragili i problemi in F1, soprattutto perché Ferrari è tornata nelle gare endurance da poco.

Hamilton e Leclerc devono “parlare meno”, ma Ferrari dovrebbe guardarsi dentro?

Dalla fine dell’ultimo titolo Ferrari, i piloti non sono mancati di talento: a parte i sostituti del 2009 per Massa, tutti sono stati di grande livello.

Raikkonen e Alonso – due grandissimi – hanno corso lì. Vettel, quattro volte campione, ci ha provato dopo Alonso. Leclerc è arrivato come grande promessa. Con Sainz formavano la coppia più giovane della storia Ferrari.

E anche dopo anni senza titoli, Ferrari ha preso il pilota statisticamente più vincente di sempre: Hamilton. Quindi i piloti non sembrano il problema.

Hamilton però ha detto più volte che il suo primo anno in Ferrari non è andato come immaginava, anche perché dopo tanto tempo in Mercedes era normale avere difficoltà.

Dopo 21 gare però, i problemi iniziali dovrebbero essere superati, e uno come Hamilton vuole di più da sé.

Le storie sulla pressione Ferrari si ripetono da anni. Hamilton è stato sincero sulle sue difficoltà, ma non ha mai attaccato la squadra. Lo stesso Leclerc: guida bene, parla in modo positivo, non punta il dito.

Entrambi cercano di capire come aiutare.

Elkann ha parlato dei piloti, ma forse la squadra dovrebbe pensare anche al suo interno: meno fughe di informazioni, più ordine, più protezione del gruppo.

Le sue parole ricordano quelle dell’ex CEO Alpine, Laurent Rossi, nel 2023, che aveva criticato duramente il suo team.

"Abbiamo fatto tanti errori, troppi errori", disse Rossi.
"Serve responsabilità, serve migliorare."

Due mesi dopo, Rossi fu rimpiazzato.

Elkann è in una posizione diversa, ovviamente, ma il fatto che abbia parlato così apertamente nonostante il rinnovo di Vasseur fa capire che la pressione dall’alto è forte.
E questo messaggio può essere una spinta… oppure un problema, se la Ferrari del 2026 non sarà all’altezza delle speranze di Maranello.

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Sono un redattore di notizie e approfondimenti per PlanetF1.com. Il mio lavoro è informare, educare e intrattenere i fan della Formula 1 con le ultime notizie e informazioni dal paddock, oltre a scavare nella storia di questo sport per offrire una prospettiva più chiara sui temi più attuali. Mi sono unito a PlanetF1.com nel settembre 2021, inizialmente come freelance, prima di entrare a tempo pieno all’inizio del 2024.

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